Fonte Corriere del Mezzogiorno Edizione del 11 Maggio 2009
Se è vero che Napoli nasconde un fantasma in ciascuno dei suoi vicoli, visite guidate insolite conducono i cittadini interessati alla scoperta di leggende e storie dal sapore noir. Oggi e domenica prossima, punto d'incontro piazza Luigi Miraglia, (prenota zione obbligatoria al 338 965 22 88 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) per an-dare alla ricerca di spiriti inquieti e anime che aleggiimo per le strade della Napoli esoterica. Un tour della durata di due ore circa, che comincia al tramonto nei pressi della cappella Pontano, dove risiede una storica famiglia di becchini. E’ di qui che muove il percorso alla scoperta della classe di fantasmi, frutto della teratologia partenopea, per proseguire lungo la storica via dei Tribunali, costeggiando la chiesa delle anime del Purgatorio, dove si narra che le fanciulle in età da marito pregassero là principessa Lucia per ricevere la grazia di convolare presto a noz¬ze. E un po' più avanti, a piazzetta Nilo, sono ancora in collera gli spiriti delle monache sfrattate dal convento per far posto, intorno al 1200, al Sedile di Nido, uno dei consigli di quartiere della città. Lasciandosi trasportare dalla fantasia, e perché no, anche dalla suggestione, a piazza San Domenico Maggiore, si potrà sentire nel buio il cigolio della carrozza del principe di San Severo, ovvero Raimondo di Sangro.
0 si potrà intravedere la sagoma evanescente di Maria d’Avalos che in molti raccontano di aver vista, col terrore dipinto in volto, vagare in lunghe vesti discinte tra l’obelisco ed il portale di palazzo San Severo, teatro nel 1590 dei suoi appuntamenti segreti con Fabrizio Carafa. Fra corpi santi e vergini venute da Oriente, lazzari e scugnizzi, creature sireniche, Napoli è da sempre un ibrido urbanistico fatto di due corpi, la vecchia città e la nuova, nella cui fondazione c’è quindi un continuo intreccio fra storia e mito. Di qui la creazione di uno spazio epistemologico in cui si sono insediati anche quegli organismi «che non recano l'insegna della propria carne»: i fantasmi. Popolano una città nella città piena di misteriosi rumori, di stridulo chiasso e di suoni inquietanti. Percorrendo via Benedetto Croce, c’è il trecentesco Palazzo Filomarino nelle cui stanze si racconta che un marinaio sciupafemmine conducesse le sue conquiste, mentre a palazzo Giusso si sarebbero scontrati a duello i duchi Sanchez e Filomarino, dove quest’ultimo «perse la testa». A Palazzo Penne, terminal del percorso, è invece associata la leggenda di tre sorelle innamorate e della triste storia che le circonda. C'è davvero nel Sud, come scrive Anna Maria Ortese, un ministero nascosto per la difesa dalia ragione.